Telgate: EFFETTO SERRE
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- 6 giu 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 9 giu 2020

Nell’articolo pubblicato sull’Eco di Bergamo il 18 novembre 2019, si legge:
"Calcolatrice alla mano su tutto il suolo di Telgate - dentro e fuori il comparto - significherà avere (a pieno regime) 810 mila metri quadrati ricoperto da serre: per intenderci equivale suppergiù ad otto campi da calcio."
Probabilmente un errore di battitura oppure gli input dati alla calcolatrice per questa conversione non erano corretti.
Facciamo insieme due semplici calcoli:
1 campo da calcio ⚽️ = 70 m x 100 m = 7.000 mq
(810.000 mq) : (7.000 mq/⚽️) = 115,71 ⚽️
La superficie interessata da serre quindi non è pari a otto campi da calcio bensì a CENTOQUINDICI campi da calcio.
Nel medesimo articolo il Sindaco di Telgate afferma:
“Siamo molto soddisfatti di questo piano. Il documento ha un merito su tutti: quello di trattare i proprietari di serre come fossero operatori industriali”.
"Operatore industriale" è chi esercita la propria attività lavorativa all’interno di un’industria, probabilmente il Sindaco, riteniamo, intendeva dire "imprenditore industriale".
Semantica a parte il codice civile (art. 2135) definisce "imprenditore agricolo" chi esercita, tra le altre attività ivi previste, la coltivazione del fondo;
il Decreto legislativo del 29 marzo 2004, n. 99 ha introdotto la figura dell'Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), l’impresa agricola può esercitarsi ovviamente sia individualmente sia nelle varie forme societarie previste dal codice civile.
In conclusione: è la legge a qualificare come imprenditori chi professionalmente esercita l’attività agricola.
Dichiara, altresì, il Sindaco:
“...con tanto di oneri da corrispondere al Comune. Nel 2020 pensiamo di incassare 40 mila euro, ma dal 2021 potremmo arrivare a circa 80 mila euro all’anno: risorse che andranno tutte a rinforzare il budget dei servizi sociali e dell’assessorato all’Istruzione”.
A riguardo si legge nell'articolo: “Il piano di coordinamento prevede anche un onere per gli operatori, che dovranno versare al Municipio un contributo annuale a titolo di compensazione pari a 10 centesimi per ogni metro quadro di superficie coperta fino al limite di 100 mila metri quadrati e 15 centesimi sopra i 100 mila metri quadrati”.
Data la superficie coperta da serre che grava il nostro territorio le somme versate annualmente dalle Aziende ortoflorovivaistiche alle casse comunali non sembrano significative.
I terreni agricoli sino al 2020 erano esenti sia dalla TASI sia dall’IMU.
La nuova IMU (L. n. 160/2019 cosiddetto decreto fiscale 2020) dispone che i terreni agricoli siano assoggettati all’imposta con aliquota di base pari allo 7,6 ‰ e i Comuni possono azzerarla o aumentarla sino allo 10,6‰.
Imprenditori non agricoli (industriali/artigianali, commercianti e professionisti) hanno versato al Comune fino al 2019
sia l’IMU con l’aliquota del 9,1 ‰ (delibera Consiglio Comunale n.9 del 28.04.2016 ha alzato dal 7,6 ‰ previsto dalla legge quale minimo al 9,1 ‰)
sia la TASI aliquota del 0,7 ‰ (delibera Consiglio Comunale n. 10 del 28.04.2016 l’aliquota prevista dalla legge nel 1 ‰ e stata ridotta 0,7 ‰),
imposte solo parzialmente deducibili dal reddito d’impresa.
Stante l’equiparazione fatta dal Sindaco, tra imprenditori agricoli e “operatori industriali”:
chiediamo all'Amministrazione Comunale di applicare alle aziende del comparto delle serre la Nuova IMU, stabilendo un’aliquota pari a quella che applicata agli immobili strumentali utilizzati da imprenditori industriali/artigianali, commercianti e professionisti al fine dell’esercizio della loro attività.
All' ampliamento dei soggetti tenuti al versamento dell’imposta deve seguire una reale riduzione della pressione fiscale locale per tutti i contribuenti.
Nell’articolo il Sindaco dichiara ancora:
“Grazie a questo piano abbiamo cercato di dare dei confini precisi al distretto, che si sviluppa nella zona sud del Comune, anziché consentire la fioritura di nuove serre a macchia di leopardo sul territorio”.
Tale dichiarazione è in evidente contrasto con quanto deliberato dal Consiglio Comunale di Telgate in data 23 settembre 2019, su richiesta del Sindaco il Consiglio ha approvato l’interpretazione autentica dell’art. 58 della disciplina urbanistica degli interventi sulle regole del vigente piano di governo del territorio (P.G.T.) qui sotto integralmente trascritta:

Senza tema di smentita ci sembra, in forza di tale interpretazione autentica, sia non solo possibile, ma certo, che serre vengano realizzate al di fuori del cosiddetto “Comparto per gli insediamenti di attività orto florovivaistiche specializzate”.
Con buona pace delle macchie dei leopardi e di chi li vorrebbe smacchiare.
"e in questa pianura, fin dove si perde, crescevano gli alberi e tutto era verde, cadeva la pioggia, segnavano i soli il ritmo dell' uomo e delle stagioni..."
Francesco Guccini - I vecchio e il bambino -
Ma le serre non avrebbero almeno dovuto portare nuovi posti di lavoro?
Leggiamo sul Corriere della Sera, edizione di Bergamo, del 24 gennaio 2020 il seguente titolo:
“SAB Ortofrutta, dopo la fusione arrivano 32 licenziamenti”
Per approfondire la lettura dell’articolo cliccate qui.
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A presto,
SìAmo Telgate
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